E’ possibile attivare lavoro proteggendo l’ambiente senza rinunciare al benessere acquisito

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Tutte le volte che affrontiamo i temi in cui l’energia ha ruolo da protagonista dobbiamo avere coscienza del fatto che le soluzioni che troviamo hanno sempre grande influenza sulle persone; infatti, l’uso, la qualità e la quantità d’energia è sempre stata proporzionale al benessere delle popolazioni di riferimento.

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la diapositiva propone i consumi pro-capite in funzione del reddito nelle diverse aree geografiche, (fino a 3 anni fa). In questi ultimi anni infatti, stiamo vivendo la terza rivoluzione industriale ed energetica della storia dell’umanità, sembra molto forte questa affermazione ma vi assicuro che è veritiera..

Le diapositive successive mostrano, infatti, delle tendenze di novità importanti che però non modificano ancora, perché non sarà mai modificabile il rapporto BENESSERE sempre proporzionale ai CONSUMI ENERGETICI. Una prova evidente è data dal fatto che quando si soffre un arretramento sul piano del benessere collettivo i consumi energetici diminuiscono.

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Tra le novità dell’ultimo periodo, il fenomeno più evidente è che nel mondo occidentale, i firmatari del protocollo di Kyoto, cominciano a ridurre le emissioni di CO2; di contro, però, nelle aree non OECD si registra il raddoppio delle emissioni, quindi, in valore assoluto abbiamo un fortissimo aumento delle emissioni in tutto il mondo, passiamo infatti, da poco più di 15 a circa 29 miliardi di tonnellate di CO2.

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Tutto ciò anche, a causa della delocalizzazione di alcune lavorazioni ad alto impatto ambientale, che, sono passate dal mondo occidentale a quello non OECD. Con una logica perversa ed anche miope, almeno per la salvaguardia del pianeta e dei posti di lavoro.

►restiamo al tema delle novità importanti dell’ULTIMO PERIODO IN CAMPO ENERGETICO ED ELETTRICO.

 

1.   La prima e più importane novità è quella che vede  diminuire a forte velocità quell’immensa quantità di persone che non faceva uso dell’elettricità, circa tre miliardi solo un decennio fa, circa due oggi.

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2. Ecco, infatti, che tra paesi occidentali e resto del mondo già nel 2010 si è raggiunta la parità nella produzione e nei consumi energetici (non certo i consumi procapite perché il numero degli abitanti nei Paesi in via di sviluppo è tre volte maggiore).

 

3.   La seconda novità di rilievo riguarda una rivoluzione forte nei costi di generazione dell’elettricità.

 

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(fino ad alcuni anni fa il costo più basso era rappresentato dal nucleare, di pochissimo superiore all’idroelettrico, oggi, con l’avvento della tecnologia EPR ed il calcolo del costo; con tutti i parametri che lo compongono che includono:- “fonte usata, costruzione, mantenimento, costi esterni, costi ambientali, costi sociali etc” troviamo il nucleare al 7° posto.

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4.   Ecco la 3° novità, l’energia di base capace di traghettare le fonti rinnovabili verso l’autosufficienza, per tutti i sistemi elettrici (Francia esclusa, per ora!!), diverrà la più pulita delle fonti fossili, cioè il metano, che sarà il protagonista assoluto dei prossimi decenni.

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come dimostra l’attivismo frenetico che tutti i Paesi produttori e consumatori stanno attuando.

 

Tutti si mobilitano per costruire condutture, rigasificatori, depositi, le reti si moltiplicano ovunque.

Capiamo quindi che tocca al metano traghettare le rinnovabili verso l’autosufficienza.

Vediamo anche però che in un futuro un po’ meno prossimo il protagonista sarà il vettore idrogeno (come dimostra la diapositiva)

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CON LA 4° NOVITA’  arriviamo alla novità più importante! perchè è il tema fondamentale della nostra settimana di approfondimento sulla mobilità sostenibile. Frase che se la traduciamo in gergo energetico risulta più comprensibile cioè: fonti rinnovabili più risparmio ed  efficienza energetica PER LA MOBILITA’ uguale MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA SUL TERRITORIO (+servizi+occupazione+rispetto per l’ambiente)

Affermiamo ciò perchè se osserviamo i consumi energetici nel nostro Paese verifichiamo che la mobilità è in assoluto il settore più vorace di energia. Col 32% supera, infatti il residenziale al 27% ed il settore industriale al 22%.

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Quindi se vogliamo attivare azioni innovative di risparmio ed efficienza accompagnando queste azioni con un massiccio uso delle FER dobbiamo cominciare proprio dai trasporti. PURTROPPO PERO’, constatiamo che non sarà facile, perché,  fino ad oggi, le Istituzioni competenti, hanno fatto l’esatto contrario.

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La diapositiva ci illustra che dei TEE erogati dal GSE per conto dello Stato, nel corso del 2014 solo lo 0,2% è stato utilizzato per ridurre i consumi e migliorare l’ambiente, nel settore della mobilità, (i dati sono forniti dal GSE quindi sono certi e garantiti.

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Lo stesso GSE fornisce questa diapositiva in cui si illustra cosa bisognerebbe fare per incrementare questa voce ed attuare una politica fortemente innovativa nel settore della mobilità. Utilizzando i contributi per favorire anche l’occupazione nel nostro Paese, evitando gli errori commessi col FOTOVOLTAICO (lavoro a cinesi, tedeschi ed indiani) soldi  ai fondi americani e tedeschi! ed all’utente italiano? è rimasta solo una pesantissima  bolletta da pagare.

Per capire cosa fare, evitando gli errori, oltre a svolgere ogni forma di pressione possibile sul legislatore per adeguare la normativa, dobbiamo partire da una situazione di fatto: l’83,3% del consumo finale di energia  deriva dalle fonti fossili, e di queste il 74,8% arriva dall’estero, quindi, dobbiamo puntare su un forte sviluppo dell’uso delle FRE e del vettore idrogeno

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nel settore dei trasporti. La cosa è già possibile perchè tutte le sperimentazioni sono state positive e sono già in allestimento parchi di mobilità che utilizzano tali tecnologie.

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La realizzazione dell’obiettivo 1 è strettamente legato alla realizzazione dell’obiettivo 2. Altrimente per l’ennesima volta la diamo vinta ai petrolieri che si sono inventati la mobilità elettrica valida solo per loro.

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La bellissima e simpatica carrozzella a metano+idrogeno (elettrica per i miei colleghi della Sapienza) è già una realtà che speriamo possa essere vista, nei prossimi mesi, nel “parco per la mobilità sostenibile” che ANTA propone nel territorio dei laghi dei catelli romani.

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In questa occasione si svilupperà una azione di monitoraggio del territorio attraverso un sistema informativo compiuterizzato (piattaforma GIS) capace di evidenziare i livelli raggiunti nei tre obiettivi individuati nella diapositiva. ( SVILUPPO DELLE POTENZIALITA’ DEL TERRITORIO—PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO—PROMOZIONE DELLE VALENZE AMBIENTALI E STORICO CULTURALI DI TUTTO IL TERRITORIO.

Concludo ricordando a tutti che, chi investe in efficienza e risparmio energetico, oltre a dare un grandissimo contributo per il miglioramento dell’ambiente farà anche un grande affare economico. Come dimostra il grafico seguente

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